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Vino & Packaging: non solo etichette.
L’importanza della nobilitazione dell’etichetta e della confezione di una bottiglia di vino.
Il packaging di una bottiglia anticipa l’esperienza che si vive grazie al suo contenuto: è l’inizio di un racconto che presenta non solo il prodotto finale, ma la storia, i valori e la cultura di chi lo produce.
Il packaging nel mondo del vino è un fattore estremamente importante nell’esperienza multisensoriale dell’acquisto e del consumo di una bottiglia di vino, capace di influenzare le vendite in maniera importante.
La maggior parte delle persone è attratta da una bottiglia di vino, anche sconosciuta, proprio perché è affascinata dal modo in cui si presenta ai suoi occhi: spesso le bottiglie sono presentate una a fianco all’altra con forme identiche e ciò che fa la differenza è l’impatto visivo dell’etichetta.
Flirtare con lo sguardo di una persona indecisa nella scelta di un prodotto è una tecnica certamente non nuova ma che nel momento in cui il consumatore si trova di fronte a una parete di bottiglie di vino, conta particolarmente, più che in altri settori.
L’etichetta e la nobilitazione della carta.
L’etichetta è sicuramente il biglietto da visita per antonomasia di una bottiglia.
Un po’ come il packaging di un profumo o la copertina di un libro, l’etichetta di una bottiglia di vino, ne preannuncia delicatamente l’essenza: non ne “spoilera” il contenuto ma mira a preannunciare al consumatore le emozioni che può suscitare un calice.
Essere portavoce dei valori della cantina, della territorialità di un vigneto e delle caratteristiche del vino in sé, non è un lavoro banale, soprattutto se lo si deve fare in un adesivo di carta non più grande di un 10x20cm.
Nobilitare la carta dell’etichetta di una bottiglia, pertanto è una pratica oramai diffusa in ogni cantina che mette in commercio le proprie bottiglie di vino, che sia nella GDO o in un e-commerce.
È di norma utilizzare carte naturali, spesso vergate o goffrate, che conferiscono un certo pregio alla bottiglia di vino, anche al tatto.
La nobilitazione più diffusa nel mondo del vino è la stampa a caldo in lamina dorata o argentata: lavorazione su cui LCF è in grado di garantire un livello qualitativo molto alto del prodotto finale.
Oltre ad attirare lo sguardo del consumatore con l’eleganza e la lucentezza della lamina, gli offre un’esperienza tattile molto piacevole.
Ancor meglio se sommata ad altre nobilitazioni, un’etichetta arricchita con la stampa a caldo rende l’esperienza d’acquisto una vicenda multisensoriale, in cui il feedback che riceve la mano quando coglie la bottiglia dallo scaffale può trasformarsi nel motivo per cui il consumatore sceglie una bottiglia piuttosto di un’altra.
Il packaging della bottiglia: non è solo l’etichetta.
A preannunciare la bottiglia talvolta le cantine utilizzano una confezione, la maggior parte delle volte in cartone o legno, che – oltre a proteggere la bottiglia – fa percepire al consumatore una maggiore qualità del prodotto contenuto.
Negli ultimi periodi sempre più aziende vitivinicole hanno la necessità di imbottigliare il vino in formati che superano il taglio standard da 0,75 litri, ripiegando su Magnum da 1,5 litri o Jéroboam da 3 litri di capienza.
Il fascino delle bottiglie di grande formato non è solo una mera questione estetica, ma ha anche a che fare con le prestazioni del vino al suo interno che invecchia meglio e più lentamente.
Queste bottiglie più capienti – va da sé - necessitano di maggiore protezione, oltre che di essere percepite agli occhi del consumatore come qualitativamente migliori rispetto ad altre scelte.
L’utilizzo della confezione di cartone per le bottiglie Magnum o Jéroboam è ormai di prassi e in certi casi il produttore ripiega su questa scelta anche per bottiglie in formato standard, soprattutto se si sta parlando di vini importanti.
Il packaging dovrà essere coordinato al design dall’etichetta richiamando le sue eleganti stampe e le sue pregiate nobilitazioni.
Negli ultimi periodi, il mercato è alla ricerca di nuovi involucri ultraleggeri che si differenzino, soprattutto per l’ecosostenibilità dei loro materiali.
Negli ultimi anni LCF, grazie a un importante lavoro di ricerca e sviluppo, ha messo a punto una tecnica di stampa a caldo che garantisce, oltre alla pregevole resa estetica, anche la riciclabilità con la carta del prodotto finale.
Questa caratteristica, non particolarmente rilevante per l’etichettatura della bottiglia, è un elemento importante qualora sia necessario nobilitare la confezione della bottiglia.
La stampa a caldo di LCF è una delle lavorazioni più apprezzate per la sua qualità, il pregio e l’esperienza sensoriale unica, se poi all’elegante risultato si somma l’applicazione di metodi che garantiscono soluzioni innovative per un futuro sostenibile, si denota da parte della cantina produttrice una speciale attenzione per le necessità del nostro pianeta.